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TIM: il via libera golden power all'operazione NetCo

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TIM: il via libera golden power all'operazione NetCo

Il Consiglio di amministrazione di Tim ha votato, approvando la vendita di Netco al fondo americano Kkr. L'accordo sulla vendita era sostanzialmente chiuso da tempo nonostante la distanza nelle visioni dei vari azionisti della compagnia di telecomunicazioni italiana (a partire dalla valutazione economica).

Il negoziato con il fondo Kkr, che era in corso da giugno, ha riguardato la cessione di Netco, una nuova compagnia che sostanzialmente contiene tutte le infrastrutture di rete di Tim. In questi casi, però, può intervenire il governo italiano, che ha deciso di farlo in estate, con il Golden power.

Introdotto nel 2012, per Golden power si intende la facoltà, da parte dello Stato, di bloccare o intervenire in una determinata trattativa che riguarda in qualche modo l'interesse nazionale. Lo è ad esempio Tim, sia in quanto asset industriale che per la delicata materia che tratta, quella delle telecomunicazioni. Intervenendo, il governo può bloccare una trattativa o porre delle condizioni affinché vada avanti. L’estate scorsa, l'esecutivo ha deciso di porre come condizione, a Kkr affinché si potesse continuare con l'acquisizione di Netco, che il ministero dell'Economia rimanesse socio di minoranza. Perciò il Mef, attraverso Cassa depositi e prestiti, manterrà il 20% della compagnia che conterrà le infrastrutture di telecomunicazioni italiane, garantendo così che venga tutelato l'interesse nazionale.

Il 17 gennaio il Governo ha  dato il via libera con prescrizioni alla vendita della rete TIM al fondo infrastrutturale statunitense KKR, e rappresenta un ulteriore e fondamentale step nell’operazione di acquisizione di NetCo a tutela dell’interesse nazionale e a garanzia del controllo statale sugli asset strategici della rete primaria di telecomunicazione.

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